domenica 23 dicembre 2012

Gustose novità natalizie.


Quest'oggi ho scoperto che presto la Famiglia Pasticcio si trasferirà.
Fino ad ora abitavano nella mia stessa via, tra qualche tempo saranno alla porta accanto.
Porta... chiavi... ho già gli incubi.

Stay Tuned.

Quesiti stradali.


Domanda: "Se ci si trova di notte a percorrere una strada a quattro corsie, qual è il modo corretto di effettuare una svolta a sinistra?"
Risposta: "Mi tengo sulla destra della corsia più a destra ed a fasi alterne accendo e spengo la freccia. Oh, si, ovviamente tengo le luci spente, non vorrei mai che qualcuno mi notasse e copiasse la mia tecnica segreta."

Voi potete anche non crederci, ma io l'ho visto poco più di un'ora fa. Sono diventato un testimone scomodo ed ora temo che mi cerchi per eliminarmi o, peggio, mi aspetti in strada per "simulare" un incidente. Aiut...

Stay Tuned.

Pubblicazione su Amazon e Lulu


La Congiura è on line.
Come ogni auto-pubblicazione lascia un po' il tempo che trova, ma porta con sé una strana sensazione di euforia.
L'idea che - almeno in linea teorica - tra poche ore un mucchio di sconosciuti si vedranno apparire in lista una cosa scritta da me mi fa un po' impressione. Indipendentemente dal fatto che poi decidano o meno di scaricarla e di leggerla, il fatto stesso che si trovino dinnanzi ad una cosa fatta da me ha il suo fascino.

Purtroppo non ho potuto usare la copertina n°1, le dimensioni erano inferiori ai minimi richiesti da Amazon, e questo implica che si troveranno davanti la mia... copertina. Di certo sarà un grosso disincentivo all'acquisto e le (in)capacità grafiche non sono propriamente la parte del mio estro artistico che più vorrei pubblicizzare, ma così è e così me la devo tenere.

Amazon [Formato Mobi, per Kindle] - Lulu [Formato ePub]

Stay Tuned.

mercoledì 12 dicembre 2012

Esserci o non esserci.


Ore 9:30: vista la bellissima giornata mi armo di tuta e scarpe da ginnastica ed esco per una passeggiata. Ho già in mente il percorso, sono circa quindici chilometri, cosa da un paio d'ore circa.
Ore 10:15: ormai in vista del traguardo ricevo una telefonata, si tratta della Cara Nonnina.

- La Famiglia Pasticcio si è chiusa fuori casa. Gli dico che vi incontrerete In-Quel-Posto così puoi dargli la copia.

* Sì, ma io non sono a casa, digli che ci vediamo tra quaranta minuti.
- Perché? Dove sei?

In quel preciso istante ho compiuto un grave  errore: ho dato spiegazioni.

* Sono a Paese-Limitrofo, arrivo tra quaranta minuti.

- Torna subito, poi quando gli hai dato le chiavi torni a Paese-Limitrofo. Mica possono star chiusi fuori.

Non soddisfatto dell'errore precedente, ho perseverato nelle mie spiegazioni.

* Sono a piedi,  mi ci vogliono quaranta minuti per tornare.

- Ma non possono mica star chiusi fuori.
* Avrebbero dovuto pensarci prima, non li ho chiusi fuori io.
- Tra mezz'ora?
* Non ce la faccio in mezz'ora, non sono capace di volare. Tra quaranta minuti.

Lancio uno sguardo malinconico alla mia meta, detesto quando i miei progetti naufragano per causa altrui, inverto il senso di marcia ed aumento il passo. Nel mentre la nonnina confabula con la Signora Pasticcio.

- Ma dove sei a Paese-Limitrofo?

* In fondo.
- Li mando a prenderti, così fate prima.
* No grazie, torno a piedi. Ci vediamo In-Quel-Posto tra quaranta minuti.
- Non puoi farti accompagnare da qualcuno? Non possiamo mica farli aspettare così tanto.

Trattengo la bestemmia, prendo un lungo sospiro e mi concentro sulla visione della Famiglia Pasticcio avvolta in coperte e vestita solo di mutande, l'unica cosa che possa spiegare questa congenita incapacità di aspettare. Mi chiedo dove, nelle mutande, tenessero le chiavi dell'auto mentre si chiudevano fuori da casa.

* Sto arrivando, digli che ci vediamo In-Quel-Posto.

- Gli dico tra venti minuti, altrimenti sembra troppo.

Ma sì, tanto poi sono io che faccio la figura dell'imbecille che arriva con venti minuti di ritardo.

* Io ci metto quaranta minuti, forse da ora trentacinque, prima è impossibile.

- Beh, ti aspetteranno.

Trattengo una seconda bestemmia.

* Fai un po' come ti pare.

Chiudo ed allungo ancora il passo. In risposta i polpacci firmano una petizione per crimini contro l'umanità e minacciano di entrare in sciopero.

Ore 10:40: sono tanto meravigliato quanto soddisfatto di essere ormai in dirittura di arrivo, mancano circa cinquecento metri, rischio di arrivare con quasi dieci minuti di anticipo sulle previsioni.
Sento un'auto arrivare alle mie spalle, mi chiedo chi possa essere l'imbecille che sta facendo un senso unico contro mano, non riesco a concludere il pensiero perché l'auto mi si accosta ed il Signor Pasticcio si affaccia al finestrino.
Lo guardo, mi guarda, percepisce il minaccioso inarcarsi di un sopracciglio e mette le mani avanti.

- Avevamo detto alla Cara Nonnina che saremmo venuti a prenderti.

* Ed io avevo detto di no.

Evito di approfondire, salgo in auto e sbrigo la faccenda delle chiavi. La colazione ha fatto del suo meglio per addolcire il mio umore ma resto molto, molto, molto seccato da tutta la faccenda. Per l'ennesima volta si è unilateralmente deciso e disposto del mio tempo senza tener minimamente in considerazione il mio punto di vista sulla faccenda. Il mio appunto mentale a riguardo è il non dar mai più alcun genere di spiegazioni alla cara nonnina e, qual'ora insistesse nel volerne, avvalermi della facoltà di non rispondere mediate l'utilizzo di un deciso: "Non sono cazzi tuoi."

Ah, per la cronaca, la Famiglia Pasticcio era vestita di tutto punto, in casa non c'erano pentole sul fuoco o gatti nel microonde, aspettare altri dieci minuti non avrebbe in alcun modo influito sulla qualità della loro vita.

Stay Tuned.

domenica 9 dicembre 2012

Buon Natale?


Il vortice delle festività si avvicina, ma non tutti paiono disposti a farsi inghiottire senza dire la loro.
Buon Natale
Stay Tuned.

sabato 8 dicembre 2012

Commento: L'Ala della notte.


ala-della-notte
Vi ricordate di questo libro?
L'ho ricevuto in regalo i primi di ottobre da Grazia, l'autrice di ToWriteDown. Per chi si fosse perso il lieto evento o avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria, consiglio la lettura di questo post.
Ho finito di leggerlo pochi minuti fa e, dopo l'immane sforzo di volontà necessario all'abbandonare il morbido abbraccio del divano, eccomi qui per potervi rendere partecipi delle mie impressioni a riguardo.
Titolo: L'Ala della Notte (Inglese: Night Wings)
Autore: Martin Cruz Smith
Traduzione: Nicoletta Lamberti
Editore: Mondadori (Il Giallo Mondadori)
Genere: Thriller
Pagine: 250

Per prima cosa non fatevi ingannare dalla Mondadori: non si tratta di un giallo.
Sebbene le primissime pagine possano essere considerate avere un'impronta simile a quella del giallo, la narrazione cambia  presto direzione e si concentra su aspetti ben diversi.

La strana morte di un vecchio stregone indiano dà il via alle indagini del Vicesceriffo Duran, appartenente della tribù degli Hopi, privo di ogni legame con le tradizioni e le credenze del proprio popolo.
Nel seguire il protagonista verso il suo percorso di analisi ed indagine, il lettore diviene spettatore delle dinamiche di vita delle nazioni indiane del Deserto Dipinto, attraverso un intreccio di cultura e politica indiana, di interessi economici, di misticismo e, ovviamente, di deserto.

L'autore è uno che con le parole ci sa fare e, con poche pennellate, è capace di delineare l'aspetto ed il carattere di un personaggio, o di ritrarre uno  dei vasti panorami in cui la storia è ambientata. Nell'unire questi ritratti si ottiene un quadro generale molto vivido, pervaso da un lontano romanticismo poetico che non gli fa però mai perdere in concretezza.

La storia, probabilmente a causa dei suoi trentacinque anni d'età, mi ha lasciato in bocca un sapore di già visto ed in alcuni tratti mi è sembrata perdere di ritmo. I personaggi, pur così ben caratterizzati, mi sono scivolati addosso senza riuscire a far veramente presa ed a differenza di quanto mi accade di solito, nessuno di loro è riuscito a suscitare simpatie od antipatie.

Giunto alla fine mi sono trovato nella strana situazione di aver apprezzato la capacità dell'autore, senza però essere mai stato realmente catturato dalla storia che stavo leggendo. Nell'interrogarmi su questa ambiguità sono giunto alla conclusione che possa trattarsi di una mia scarsa affinità con l'argomento trattato, quindi ho deciso di cercare qualche altro libro di Smith per aver occasione di un nuovo confronto con lui.

Stay Tuned.

venerdì 7 dicembre 2012

Scampoli d'estate.


Bighellonando tra le foto scattate prima della dipartita dello Smartphone, ne ho trovata una molto curiosa. Non ricordo con esattezza dove sia stata scattata, ma credo fosse una località di mare: Bibione, Lignano, forse Grado.
Ricordo invece con chiarezza lo sforzo per leggere il cartello, gli istanti di panico che sono seguiti e la profonda soddisfazione di aver resistito alla tentazione di avvicinarmi quando il vento continuava a farlo oscillare. Se il suo contenuto vi sembra allarmista sappiate che in ogni dove nei dintorni di quei cespugli c'erano inconfutabili prove della sua veridicità. E se vi state chiedendo perché qualcuno dovrebbe prendersi la briga di appendere un simile cartello, sappiate che non si trattava di cespugli persi in una pineta, ma di piante che facevano parte della siepe di una villetta.
Quell'uomo ha appeso un cartello, dove io avrei nascosto un mamba. Tanto di cappello alla sua francescana pazienza.
Escrementi da Camper
Stay Tuned.

giovedì 6 dicembre 2012

Fra nonni e nipoti, non metter i cani.


2012-04-25 16.38.55 - Bambino Cappottato
Nell'ultima settimana il sole si presenta a fasi alterne: un giorno c'è, un giorno no.
Nell'ultima settimana il mio tempo libero è a fasi alterne: un giorno sono impegnato, un giorno no.
Immagino che qualsiasi conoscitore della Legge di Murphy non abbia bisogno di altro per capire dove voglio andare a parare, ma per i più puri di spirito aggiungerò la seguente specifica: il sole ed il mio tempo libero vanno in contro tempo.
Quest'oggi, vista l'ennesima giornata di sole, ho deciso di posticipare alcuni impegni al pomeriggio e sono uscito per una passeggiata. La foto, ahimè, non l'ho scattata oggi, risale al venticinque di aprile, ma il luogo è il medesimo e mi sono quindi permesso di riciclarla.
Come si può vedere dall'immagine il lungo viale pedonale è interrotto, di quando in quando, dalle strade che uniscono la via principale (sulla sinistra) agli ingressi delle case (sulla destra). Si nota meno - e per questo dovrete credermi sulla parola - l'altezza del gradino che dal viale scende fin sulla strada. Nulla di titanico, intendiamoci, ma pur sempre tra i quindici ed i venti centimetri di dislivello. Facili da affrontare per un adulto, un po' più complessi per un bimbetto od un cane di taglia felina.
Ora immaginate, in prossimità del primo di questi incroci, un allegro quintetto composto da una nonna (o zia), un nonno (o zio), un nipotino su agile bicicletta con rotelle e due miniquadrupedi canini appartenenti ai due adulti. Immaginate un incontro in cui la nonna (o zia) saluta il nonno (o zio) e poi incita il nipotino a fare altrettanto. Immaginate poi il sopraggiungere di un'auto, con il nonno (o zio) che richiama la cagnolina Betty e la nonna (o zia) che si accerta di aver ben vicino il cagnolino Roky. Immaginate, in tutto questo, il giovane biker che affronta il gradino senza che nessuno si curi minimamente di lui.
I cani scodinzolano felici, i nonni (o zii) sorridono soddisfatti, il bimbo si sbilancia in avanti e cade a musata sull'asfalto. I cani abbaiano, i nonni (o zii) osservano il bambino spalmato come Nutella sul pane e non si muovono fino a quando questi, appena un po' irritato, comincia a piangere.
"Se piange si è fatto male. " Commenta la nonna (o zia)
"Eh si." Annuisce il nonno (o zio)
E finalmente lo sollevano cominciando a chiedergli come stia e cosa si sia fatto.
Nello sguardo del pupo, nascosto tra lo spavento ed il dolore, noto un oscuro lucore che vado a tradurvi con parole mie:
"Affanculo voi, i vostri cani e le vostre domande del cazzo! Ho la faccia a forma d'asfalto, il labbro rotto e perdo litri di sangue dal naso, secondo voi come sto, oh vecchi rincoglioniti?"
Saluto e passo oltre, la vista del sangue mi disturba. Il pianto del bambino mi accompagna ed anche uno dei cani che parte deciso ringhiandomi contro e cercando di azzannarmi ad un polpaccio. Pesto un piede per terra, il mostro zannuto fugge terrorizzato ed il padrone del cane mi lancia uno sguardo di rimprovero. Per fortuna non parla.
Stay Tuned.

lunedì 3 dicembre 2012

Stilisti cercasi per vestire a nuovo una Congiura.


Signori e signore, buona sera.
Alcuni di voi hanno finito di leggere "La Congiura", altri la stanno leggendo ed altri ancora (spero) la leggeranno a breve. E' giunto il momento di dare a quel povero racconto almeno un abbozzo di veste grafica e proprio per questo ho pensato di chiedere la vostra collaborazione nella selezione di una copertina.
Grazie alle mie inumane capacità di grafica ho dato vita ad una sorta di Copertina di Frankenstein, contemporaneamente a questo mio esperimento un mio gentilissimo Follower di Twitter ha realizzato un secondo candidato. Mi piacerebbe poterlo ringraziare pubblicamente, ma i messaggi che ci siamo scambiati sono ormai scomparsi, fagocitati dal desiderio di novità proprio di Twitter, ed io nel mentre mi sono astutamente dimenticato quale fosse il suo nome. Non appena riuscirò a ritrovarlo farò le debite presentazioni, nel mentre vi inserisco qui di seguito le due alternative, certo che non farete difficoltà a riconoscere l'una dall'altra.
Fatemi sapere qual'è la vostra preferita.

E una:
Copertina 1
E due:
Copertina 2
Sentitevi liberi di cassarle entrambe e se c'è tra voi qualcuno capace di gigioneggiare con la grafica che vuole far entrare in competizione una sua creazione non ha che da farmelo sapere.
Stay Tuned.

domenica 2 dicembre 2012

Racconti Mercenari: La Congiura.


Ci siamo, anche l'ultima rilettura è finita, siamo pronti per la pubblicazione del racconto vinto da Perennemente Sloggata e ad aprire la stagione di caccia al refuso.
Prima di lasciarvi alla lettura mi permetto una brevissima introduzione.
La Congiura parla di vampiri. Come già detto in precedenza esiste una vera e propria miriade di interpretazione del folklore vampirico e, purtroppo, la maggior parte di queste oscillano tra il demenziale ed il ributtante. Per questo racconto mi sono ispirato a quella che, tra tutte, più mi ha affascinato nella mia carriera di lettore e giocatore di ruolo. Già, perché le basi da cui sono partito, pur lontanamente ispirate ai racconti di Anne Rice, non sono quelle di un libro, ma nascono tra le pagine del manuale di un gioco di ruolo.
Il manuale in questione è Vampire: The Masquerade, l'opera di Mark Rein-Hagen (e Jonathan Tweet) da cui è nata e si è sviluppata l'ambientazione del World of Darkness. Sempre siano lodati!
Lo spunto scelto dalla vincitrice era la frase: "Ma anche se guardiamo lo stesso cielo notturno, io e te vediamo le cose in modo differente. Io cerco le stelle nel cielo, tu rimani commossa dal panorama metropolitano." Inoltre, come già anticipato, è stata lei, dopo aver letto la prima parte del racconto, a scegliere quale direzione avrebbe preso il finale.

Detto questo, buona lettura. [La Congiura]

Stay Tuned.

sabato 17 novembre 2012

Ci siamo quasi ...


... il racconto per Perennemente Sloggata è a pochi passi dall'esser concluso. Oggi ho terminato la prima stesura ed ho già passato il tutto ad uno dei revisori - il secondo spero di poterlo cooptare domani - per avere le loro opinioni e potermi fare un'idea di cosa ci sia da correggere, rivedere e rifinire. Difficilmente riuscirò a completare il lavoro entro il fine settimana, ma conto di poterlo alla diretta interessata entro i primi giorni della prossima settimana. Non appena lei l'avrà letto ed avrà deciso in quale direzione vorrà che il finale si sviluppi scriverò le battute conclusive ed il tutto sarà pronto per essere pubblicato. Che dire? Evviva!
Stay Tuned.

venerdì 16 novembre 2012

Da gufi a pipistrelli.


Una decina di giorni fa ho iniziato la lettura de "Il Regno dei Gufi" e dopo diverse sessioni di lettura oggi ho ufficialmente deciso di mettere la parola fine alla mia piccola avventura. Non scendo nel dettaglio e rimando ogni ulteriore commento alla piccola recensione che ho intenzione di dedicare a questo famigerato capolavoro del Fantasy inglese. La vera notizia è che nel consultare la pila dei "da leggersi" mi sono trovato in mano "L'Ala della Notte". Vi ricordate di questo libro? Ne avevo parlato qualche tempo fa [click]. Bene, oggi sostituisco i gufi di Martin Hocke con i pipistrelli di Martin Cruz Smith e spero di trovare con loro una maggior affinità.
Stay Tuned.

domenica 11 novembre 2012

Letture in ordine sparso: Le porte senza meta.



Titolo: Le Porte Senza Meta
Autore: Eldies
Genere: Fantasy
La storia è ambientata sulla Terra in un ipotetico futuro, una serie di disastri ambientali hanno causato dei profondi mutamenti climatici, l'equilibrio politico ed economico si è infranto e la società come oggi la conosciamo ha lasciato posto ad un nuovo medioevo. Solo l'Australia sembra essersela cavata senza ricevere danni troppo drastici, per lo meno fino all'arrivo degli alieni. Sebbene gli ingredienti per parlare di fantascienza ci siano tutti trovo che questo romanzo rientri meglio nel genere fantasy, poiché la maggior parte delle spiegazioni vengono affidate ad un velo di misticismo più che alla scienza.
Superato lo scoglio del genere la narrazione procede agile e scorrevole senza tentare  virtuosismi stilistici e riuscendo così ad evitare il rischio di arenarsi in descrizioni infinite o pensieri contorti. I personaggi sono semplici e lineari, la divisione dei ruoli è chiara con i buoni schierati dal lato delle virtù, i cattivi a fronteggiarli nell'angolo dei vizi e la zona intermedia percorsa solo da alcune comparse. La storia ricalca il modello della cerca di gruppo, con il Colonnello Loneway e la sua squadra gettati tra i pericoli di un mondo ostile controllato da alieni potenti e malvagi. Eroi pronti ad affrontare ogni periglio pur di scoprire il segreto delle Porte Senza Meta, poiché questo potrebbe rappresentare l'unica salvezza rimasta per il genere umano.
Con un iniziale eccesso di zelo l'autore consegna agli antagonisti (alieni che rispondono al nome di Godran) una combinazione di poteri e caratteristiche tali da renderli degli avversari pressoché invincibili. Questo eccesso di potenza degli antagonisti unito alla necessità di evitare ai protagonisti una fine ingloriosa e prematura, diviene presto origine di azioni rocambolesche al limite del farsesco o a comportamenti di assoluta dabbenaggine da parte degli alieni. Questo neo fa il paio con il ripetersi ricorsivo di alcune situazioni ed a mio avviso priva il romanzo di parte del suo spessore.
Benché questi due dettagli evidenzino uno dei limiti del romanzo, Le Porte Senza Meta resta una lettura piacevole che mi sento di consigliare agli amanti del genere ed a chiunque sia capace di mettere da parte lo scetticismo per lasciarsi coinvolgere da una storia in cui il destino della razza umana si trova riposto nelle mani e nelle virtù di un piccolo gruppo d'aspiranti eroi.
Stay Tuned.

Le meraviglie del paccozzo: Missione Eagle


Titolo: Missione Eagle
Autore: Clive Cussler
Editore: Longanesi & C.
Genere: Avventura & Spionaggio
Pagine: 512
Ebbene, ci siamo. Dopo un'attesa che dura da metà luglio ho finalmente messo la parola fine alla lettura di Missione Eagle. Mi sembra doveroso chiarire che il libro è stato colpevole solo di una porzione di questa lungaggine, il resto è imputabile ad un eterogeneo insieme di svogliatezza generale e carenza di tempo. Non a caso la fine è giunta durante l'influenza quando la mia attività gravitava intorno al divano, alla copertina di pile ed ai libri da leggere.
E' normale, quando si legge un libro, trovarsi a confronto con i commenti di chi già lo abbia letto o abbia avuto qualche esperienza con il medesimo autore. Normale avere una serie di commenti differenti che possono variare dalla lode al muto storcer del naso per il disgusto, ma con questo libro mi è successa una cosa stranissima, tutti i commenti delle persone con cui ne ho parlato si potevano riassumere con la medesima frase: "Si, bello, però sono tutti uguali."
Non avendo mai letto Cussler prima d'ora non ho risentito del senso di deja-vu da cui tutti si sentivano in dovere di mettermi in guardia, ma ho avuto subito chiara percezione di perché il loro "bello" non suonasse mai molto convinto ed apparisse più simile all'introduzione politicamente corretta del successivo contrappunto negativo.
A mio avviso Cussler non scrive male, non ha nemmeno una narrativa brillante capace di tenere il lettore con il fiato sospeso o di incantarlo, ma riesce a presentare gli eventi ed il loro evolversi in modo abbastanza dignitoso. I suoi personaggi, dai protagonisti agli antagonisti, dai coprimari alle comparse sono tangibili senza aver però una luce propria e quando cercano di uscire dalle righe sembrano forzati, come modelli in posa dinnanzi all'obiettivo.
L'intreccio - che come confermatomi anche da Santa Wikypedia - segue uno schema collaudato e molto simile ad un marchio di fabbrica per l'autore: si parte da un evento del passato lasciato aperto, si passa per la presentazione del problemone e dei malvagi antagonisti, si arriva all'entrata in scena del super-maxi-eroe Dirk Pitt e di li in un crescendo rocambolesco fino all'inevitabile sconfitta del male ed al ristabilirsi della sicurezza mondiale. Un po' come James Bond, con l'aggiunta di un sacco di cose navali e l'eliminazione dell'aplomb dell'agente segreto britannico. [N.d.a. Ci si riferisce ovviamente al James Bond di Sean Connery e Roger Moore, non alla reinterpretazione moderna e burina dello stesso.]
Missione Eagle - ambientato nel 1989 - è stato scritto nel 1984 ed è quindi facile perdonare l'ingenuità con cui vengono affrontati alcuni argomenti tecnici e scientifici, come la pirateria informatica, oggi argomento ben più noto e concreto di quanto potesse essere quasi trent'anni fa. Meno facile accettare senza batter ciglio l'insieme di deduzioni, casualità e scelte illogiche su cui si posano alcune delle svolte fondamentali dell'intreccio, ma con un minimo di sospensione dell'incredulità risulta possibile superare anche questo scalino.
Sul finale però più che sospendere l'incredulità al lettore viene chiesto a gran voce di applicarsi anima e corpo nella dabbenaggine. Vi spiegherò cosa intendo dire con due esempi abbastanza espliciti, chiunque abbia intenzione di leggere il libro lo tenga presente prima di procedere.
1. I Russi, dopo aver messo le mani sul presidente degli Stati Uniti ed avergli fatto un implanto mentale che li rende di fatto capaci di guidarlo come una sorta di marionetta, invece che agire in modo sottile per prendere il controllo del paese lo portano a compiere una serie di abusi di potere tali da portare il Congresso a votarne sfiducia ed incriminazione rendendo di fatto inutile tutto il lavoro fatto. In un confronto tra loro, in seguito al verificarsi di questo problema, il presidente Russo ed il suo vice si dicono stupiti della reazione degli Statunitensi e li definiscono impossibili da prevedere.
2. I giochi finali si svolgono lungo il Mississipi dove per i buoni è imperativo individuare e prendere il controllo di una particolare chiatta trainata da un rimorchiatore. Sul rimorchiatore è nota la presenza di un nutrito gruppo di orientali armati e pericolosi che hanno già aperto il fuoco su dei mezzi dell'FBI con delle mitragliatrici pesanti uccidendo e ferendo numerosi agenti. Un elicottero carico di Navy SEALs intercetta il rimorchiatore, l'ufficiale al comando parla con un megafono ad un orientale che si trova sul ponte e visto che questo fa segno di non sentirlo l'elicottero si avvicina ulteriormente. Poi, quando questo (unico visibile su tutta l'imbarcazione) fa loro segno di avvicinarsi ancora i SEALs pensano bene di atterrare al centro del rimorchiatore, forse nella speranza di ricevere qualche involtino primavera omaggio. Inutile dire che non appena i fessi si sono placidamente poggiati da ogni pertugio esce un cino-koreano armato di mitra e l'intera squadra viene falciata in men che non si dica.
Il cattivo si serviva di gruppi di assassini professionisti (come viene specificato più volte) e questo dovrebbe giustificare l'ingloriosa fine dei SEALs, ma professionismo dei cattivi a parte, l'ufficiale in comando aveva preso i gradi ad una riffa di paese? Li aveva trovati nell'Ovetto Kinder? Non c'è tempo per pensarci ora, la vicenda incalza e l'eroico protagonista è in arrivo per salvare la situazione ... lui ed un reggimento di figuranti dell'esercito confederato armati di moschetto, tutti su un barcone a pale riesumato dalle avventure di Tom Sawyer.
Da un lato abbiamo un gruppo di assassini professionisti armati di fucili d'assalto e nascosti in uno scafo di metallo, dall'altra un'accozzaglia di uomini di paese strafatti di birra ed armati di fucili ad avancarica che erge a barriera un bel mucchio di balle di cotone. Come mai potrebbe finire un simile scontro se non con un bel funerale con un sacco di vedove americane che piangono i loro stupidi mariti? Beh, con tutti gli assassini professionisti morti o catturati e i brilli eroi del sud vivi e vitali fatta esclusione per qualche ferito non troppo grave.

Sullo sfondo una marmotta incartava la cioccolata ...
Scritto come è scritto, con dei personaggi perfettamente in linea con lo stile di scrittura ed un intreccio appena accettabile, Mission Eagle potrebbe anche qualificarsi come lettura estiva ma lo scivolone del finale gli fa perdere ogni velleità di narrativa d'avventura e lo fa diventare fantascienza pura.
Stay tuned

lunedì 5 novembre 2012

Digressione semi seria.


Ieri sera, in quel di Twitter, sono stato contattato da Marzia Prou che mi ha segnalato la campagna danordasudparliamone.

L'hastag proposto "#perché?" mi ha incuriosito, così sono andato a ficcanasare nel blog ed ho trovato una protesta, l'ennesima, nei confronti della politica economica italiana. A differenza di tante altre, più chiassose e sensazionalistiche, ho trovato questa molto lineare e minimalista nel presentare il problema.
Oltre al blog di cui sopra la campagna è presenta anche su Facebook dove ripropone grossomodo i medesimi contenuti. Si tratta di pochi minuti di lettura che mi sento di consigliare.
Stay Tuned.

sabato 3 novembre 2012

Vedo luce alla fine del tunnel …


In questi ultimi due giorni mi sono dedicato alla lettura di un sacco di proto-autori sconosciuti (a cui credo dedicherò un post un po’ più approfondito nei prossimi giorni) ed in particolare a dei testi che ho scaricato gratuitamente da feedbooks.
Dopo i primi tre, uno peggio dell’altro sono incappato in una storia graziosa. Non si tratta di un capolavoro per cui mi sento di piangere lacrime di gioia, ma è pur sempre un piacevole raggio di sole nel mare in tempesta degli orrori letterari che circolano sempre più spesso on line. Si tratta di “Le Porte Senza Meta”, l’autore è Eldies. Non appena l’avrò terminato avrete il mio commento, fino ad allora se siete curiosi potete trovare informazioni a riguardo su questoblog.
Stay Tuned.

venerdì 2 novembre 2012

Non si potrebbe fare basta?


Le danze si sono aperte a metà ottobre con una collezione di afte come ne non avevo mai viste, poi le ginocchia hanno ceduto di nuovo e si son portate dietro la spalla sinistra. Le afte erano appena sparite ed è arrivata l’influenza di questi ultimi giorni, ho ancora il naso chiuso e scopro che mi sta sbocciando un herpes che pare un campo fiorito …
Ora, non vorrei scadere nel turpiloquio ma …
Stay Tuned.

Mi è smblato di vedele una Civetta.


Eh già, perché non sono un male limitato all'Italia, ho spinto i miei tentacoli ben oltre confine e ne ho le prove!
Questa la prova:

questo il luogo:

Niente male, vero?
Stay Tuned.

Fotografi da marciapiede


Tra le varie attività permesse dalla prigionia dorata gentilmente offertami dall'influenza c'è stata anche lo spulciare tra le decine di foto che ho scattato durante il mio vagabondare in compagnia del Borsello Tecnologico e delle sue meraviglie. Ho riscoperto alcuni scatti a cui presto darò voce in qualche post ed altri per cui non credo le parole siano necessarie.
IL PROBLEMA:


Dopo qualche anno di deterioramento ed inciampi, dopo aver (probabilmente) dovuto pagare i danni a diversi tra locali e turisti finiti lunghi distesi a causa dei marciapiedi dissestati, il Comune di Lignano ha avviato una decisa campagna di interventi ed è giunto a ...
LA SOLUZIONE:

Già, perché se una zona potenzialmente pericolosa è segnalata a norma di legge, diviene molto più difficile (se non impossibile) ottenere un rimborso nel caso in cui si ricevano danni ad essa legati.
Stay Tuned.

mercoledì 31 ottobre 2012

Crazy Rainbow Star vol. 1 - La pistolera della morte



Titolo: Crazy Rainbow Star! Vol. 1 - La pistolera della morte
Autore: Giuseppe Pasquali
Editore: Writer's Dream
Genere: Fantasy - Steampunk
Pagine: 170
Che tempo da lupi...
Le vaste praterie verdeggianti delle Pacific Plains, che parevano perdersi nell'orizzonte sconfinato, erano ricoperte da una fitta pioggia battente che nuvoloni grigi rovesciavano a terra senza pietà. L'aria umida era attraversata dal tintinnare ritmico delle gocce d'acqua che picchiavano sulla struttura in legno del fatiscente saloon.
Lampi frastagliati e minacciosi illuminavano la penombra di quel pomeriggio che si avviava verso la sera, intervallati con sinistra cadenza da tuoni spaventosi, che rimbombavano come colpi di cannone su quella fetta di terra che separava l'Oceano Bianco a Est dall'entroterra sterminato dell'Ovest del continente di Gaerth.
La terra conosciuta da pionieri, coloni, avventurieri e Gendarmi solamente come la "Grande Frontiera".
"Il diavolo va in carrozza..." disse a mezza voce Maddie Mood continuando a ciondolare con fare annoiato sulla sedia a dondolo, sentendo nuovamente un tuono poderoso riempire il cielo di un grigio impenetrabile.
In lontananza Falstaff, l'immensa capitale dell'Unione dei regni di Gaerth, svettava come un'ombra nell'acquazzone.
Le sagome degli alti palazzi nobiliari, dei sobborghi, delle ciminiere e delle torri a orologio sormontate dai Cristalli di Mana, illuminati flebilmente dalle nove immense ellissi della Barriera Armonica, che roteavano incrociandosi senza sosta attorno alla città, balenavano sull'orizzonte sempre più cupo.
Riflessi multicolore, simili ad aurore boreali cangianti, riempivano il livore del cielo inondato di pioggia, effetti di luce causati dallo sfregare del Mana Selvaggio che, incontrollato, riempiva l'aria cozzando violentemente contro quello artefatto degli immensi Harmonixer a vapore della capitale, creato per erigere la barriera difensiva.
Senza quella cupola, generata dall'unione di antiche tecnologie antecedenti il Cataclisma, lo sfruttamento dell'energia a vapore e il potere magico del Mana, Falstaff sarebbe stata spacciata. Ogni città, ogni villaggio, insediamento o oasi esistente nelle immensità della Grande Frontiera aveva bisogno di una Barriera Armonica per continuare a esistere.
Eppure, ogni giorno che passava, per quanto l'uomo riuscisse seppur con fatica a riportare alla luce le antiche tecnologie, riuscendo ad imbrigliare persino la forza del vapore in treni ed oggetti meccanici, il Mana, l'essenza magica che permeava il mondo di Gaia, fuoriusciva incontrollato nell'aria, avvelenando la flora e la fauna di Gaerth.
Qualcosa aveva rotto l'equilibrio magico che sorreggeva l'intero pianeta, trasformando gli immensi spazi della Grande Frontiera in luoghi inospitali e pericolosi e gli animali che una volta la popolavano in mostri senza controllo chiamati con timore dai coloni Demoni, esseri così terribili che spesso nemmeno la Gendarmeria riusciva a contenere.
Senza la barriera armonica, Falstaff, come ogni altro luogo di Gaerth, sarebbe stata sommersa da mostri di ogni genere, resi folli dall'avvelenamento magico, e la sua popolazione sterminata.
Secondo gli scienziati magici della Lonely Star, una delle gilde di maghi indipendenti più famose della Grande Frontiera, in pochi anni il Mana avrebbe cominciato ad infettare anche le persone con esisti imprevedibili.
Fin dalle prime righe del racconto, come da tradizione per il Fantasy moderno, il lettore viene richiamato a gran voce a fare i conti con un mondo diverso e con le strane leggi da cui quest'ultimo è governato. Grazie allo sguardo ed alle riflessioni di Maddie Mood si verrà via via a conoscenza delle principali caratteristiche di Gaia e Gaerth, della situazione politica, di quella sociale e soprattutto si verrà introdotti alla particolare interpretazione magica & mistica scelta dall'autore.

Per introdurre l'argomento non ho trovato modo più efficace del citare (quasi) testualmente il pensiero a cui sono giunto durante la lettura: "Alla faccia, pare One Piece incrociato con Kenshiro". Certo, i poteri dei Frutti del Diavolo sono sostituiti dai Jesper degli Arcani, ma la base è molto simile: si tratta pur sempre di super poteri tematici che hanno delle attivazioni quanto meno pittoresche e degli effetti micidiali introdotti dalla vocalizzazione del nome della tecnica utilizzata (con nomi rigorosamente inglesi e scritti in corsivo). Vi confesso che quando la Mood, dopo essere ricorsa al  suo Arcano Luminoso dell'Imperatrice per attivare la Killer Queen, ha carbonizzato un avversario grazie ad un Hot Coffee Kick sono stato tentato di interrompere la lettura.

Una volta superato l'ostacolo della sorpresa e dopo aver tarato il mio genere d'attenzione da "libro Fantasy" a "fumetto Fantasy" mi sono rimesso all'opera. Protagonisti della storia sono la cowgirl Cecily Campbell (Arcano Maggiore della Morte: Dead Man Walking) e la sua spalla Carson (Jesper: Sliding Doors) che, a partire dalla scomparsa di un Cristallo di Mana ed a causa della loro successiva indagine per ritrovarlo, si trovano invischiati in un affare più grande di loro, orchestrato da Maddie Mood nel ruolo di deus ex machina. Lo stile di scrittura, non certo eccelso ma a tratti gradevole nell'efficacia delle descrizioni, alterna il ritmo frenetico degli scontri a quello più lento delle riflessioni ed anche attraverso una serie di flashback indirizza il lettore verso il concetto di epica impresa per la salvezza del mondo e delle genti.

Nel complesso ho trovato l'ambientazione abbastanza originale e pittoresca e forse per questo avrei preferito fosse sfruttata in un contesto un po' meno estremo e con una componente meno High-Magic. I personaggi sono coloriti e caratteristici ma pagano questa tensione verso l'eccesso con una certa plasticità, percepibile anche dal fatto che la loro entrata in scena viene sempre sottolineata dal ripetersi delle medesime caratteristiche fisiche e di abbigliamento; vi è inoltre qualche cedimento a favore delle macchiette comiche tipiche del fumetto giapponese, con Carson (per inciso un Demone-Gatto parlante) che esprime la sua passione per il seno di Cecily con enfasi fin troppo simile a quella del Maestro Muten di Dragonball e con esiti molto simili alla martellata da due tonnellate usata da Kaori in City Hunter. In questo una spolverata di sapore italico nell'affermazione: "Potevo rimanere offeso."

Una lettura che mi sento di consigliare agli amanti del genere manga ed agli appassionati del Fantasy (o dello Steampunk) alla ricerca di una storia leggera con cui riempire un pomeriggio uggioso. In entrambi i casi va considerato che essendo un primo volume introduce ad una storia senza svolgerla e quindi, per saperne di più, dovrete attendere la realizzazione e la pubblicazione del seguito.

Stay Tuned.

martedì 30 ottobre 2012

Sono in vena di piccoli aggiornamenti.


Ma visto che non voglio tediarvi troppo a lungo sarò telegrafico:
1. Sono al quinto giorno di influenza ed ho raggiunto il vertiginoso apice di temperatura di 37,2°
2. La mia alimentazione di oggi è stata composta quasi esclusivamente da biscotti con l'aggiunta di due tranci di pizza e di una confezione di Risolat al cioccolato.
2b. Al computo vanno aggiunti: 3 dosi di Fluimucil, 12 spruzzate di Tantum Verde, 5 pastiglie di Benagol, 2 compresse di Vivin C  ed un pizzico di crema emoliente.
3. Nonostante questo alla prova del peso dal medico risulta che ho perso un altro chilo e mezzo. Mi mancano solo 12 etti per arrivare ad un peso a due cifre solamente, cosa che non accadeva da una decina d'anni almeno.
4. Ieri ha compiuto gli anni mia madre. Auguri!
5. La scrittura è ferma da qualche giorno, non riesco a trovare la concentrazione necessaria per scrivere.
5b. In compenso sto leggendo un sacco e vi aspettano almeno un paio di recensioni non appena sarò in grado di intendere e volere.

Detto questo mi ritiro nella mia tana oscura ...

Stay Tuned.

Cosa ne pensate?


Si parla di Giovanni "Rottamatore" Allevi, il famigerato pianista.
Voi cosa ne pensate di questo articolo ANSA.IT?
E' una celebrazione del suo "genio" artistico o un'ironica presa per i fondelli?
Stay Tuned.

Ogni promessa è debito.


Come ho promesso prima d'essere rapito dalla pausa pranzo eccomi qui per condividere con voi un fattarello ... sugoso!

Dovete sapere che martedì 23 ottobre sarei dovuto andare dal medico per fare il periodico controllo del peso e visto che c'erano ottime possibilità di essere scesi sotto le tre cifre mi ero organizzato un gioioso festeggiamento per giovedì 25. Con la complicità di amici ristoratori ho prenotato una cenetta dall'anima "macrobiotica" che fosse in grado di farmi dimenticare gli ultimi dieci mesi di minestroni e verdure lesse.
Il destino beffardo ha fatto si che subito dopo aver preso accordi con gli amici di cui sopra ho scoperto che quel martedì il medico non era disponibile e che l'appuntamento doveva essere spostato di una settimana ... a martedì 30. Che fare? Agendo in fretta avrei probabilmente potuto  rimandare ed evitare  di dover poi sudare sette camice per redimermi dal peccato. Ormai era tardi, mi ero assuefatto al pensiero del mio piccolo banchetto ed ero più che disposto ad intensificare le mie visite alla palestra per poterlo eliminare prima di dovermi presentare dal medico.
Ecco dunque come stavano le cose giovedì 25 ottobre alle ore 20:18

E come si presentava il tutto una mezz'ora più tardi, alle 20:46

Ora il Karma mi ha punito ed invece di poter andare più a lungo in palestra me ne sto chiuso in casa con il mal di gola e la febbre. Ma ne valeva la pena per uno stinco arrosto con cotenna croccante!
Stay Tuned.

domenica 28 ottobre 2012

Potpourri di tosse, nebbia e pigrizia.

Domenica: palestra chiusa, biblioteca chiusa, naso chiuso ed una tossetta secca che ad ogni sua comparsa mi fa venir voglia di aprirmi la gola con un cucchiaio da minestra per quanto è doloroso il suo grattare. Ma il cucchiaio è in cucina, accanto alla minestra che sta riscaldandosi per il pranzo, la mia amata minestra di verdure, compagna di centinaia di pranzi e cene ... comincio ad odiarla.

Questa condizione psicofisica sull'orlo del baratro tra l'eccesso di pianto di un bambino capriccioso e la volontà omicida di un serial killer mi ha portato a rileggere gli ultimi post del Blog con cui, mea culpa, sono indietro in maniera vergognosa. Eccomi qui dunque, ben intenzionato ad un bell'aggiornamento globale che mi riporti in carreggiata.

Da cosa cominciare? Senza dubbio dalla scrittura! Come già detto in questo post ho interrotto la lavorazione del Primo Re per dedicarmi alla storia vinta da Perennemente Sloggata. I miei pomeriggi in biblioteca hanno abbandonato il mondo del Fantastico e sono approdati in un'ambientazione più moderna ed oscura in quella che vuole essere una miscellanea di Gotico e Punk. Dopo aver tanto parlato di profeti, divinità e metroner, l'unico modo di descrivere il piacere di provato nel poter parole come semaforo, bulldozer o Arbre Magique è farmi prestare uno "spasmico baby" da Austin Power.

Il racconto (credo di poter quasi confermare il titolo "La Congiura") procede abbastanza bene e per ora conta circa 12.000 delle 35/40.000 che credo avrà una volta concluso. Salta quindi l'idea di completarlo prima della fine del mese, ma ci sono buone speranze di poterlo consegnare entro la metà di novembre. Subito di seguito credo che metterò in cantiere il racconto per partecipare a Tramando 2013 ed infine
tornerò alla mia "Opera Prima".

Andando oltre la scrittura senza però abbandonare il tema editoriale la direzione è lieta di comunicarvi dei contatti recentemente intercorsi con una Casa Editrice con la quale potrebbe svilupparsi una collaborazione non tanto come editore, quanto più come lettore (e commentatore) di manoscritti e correttore di bozze. Un'eventualità a cui fino ad ora non avevo mai pensato ma che non manca della sua attrattiva. Vedremo ...
Ora facciamo un bel saltello sul lato opposto della barricata e parliamo di lettura. Inizierò subito con il dire che la mia dedizione al paccozzo mi ha portato a leggere ben tre pagine di Missione Eagle, di più non ce l'ho fatta. Ho riunito tutti i libri nella stessa pila e li sto lasciando macerare in attesa di essere colto da un nuovo estro masochistico. Accanto a loro c'è un'altra pila fatta di libri in prestito che hanno in comune l'autrice: Banana Yoshimoto, per quelli più che il masochismo dovrò trovare il tempo.

A turbare i miei già delicati equilibri di lettore è arrivato un Kindle, un acquisto fatto pochi giorni fa, un giochino nuovo a cui non ho potuto non dare attenzione con la conseguente lettura di: Minon (Fiorella Rigoni & Alexia Bianchini) e I deliziosi delitti di Little Town (Gaia Conventi), il primo in formato e-book, il secondo in pdf. Come prima cosa ho avuto conferma della fantastica leggibilità del Kindle, migliore non solo di quella a video ma anche di quella su libro di inchiostro e carta. Un po' meno pratico l'uso dei pdf perché l'adattamento alla pagina rende i caratteri molto piccoli, ma la loro nitidezza permette comunque di leggere senza rischiare la cecità.

Detto questo passiamo ai contenuti:

Minon
è un Fantasy-Lombardo fatto di eroi minorenni, oscuri signori del male, eletti senza cui il bene sarebbe condannato alla sconfitta, eterne creature immortali che ragionano (ed agiscono) come bambini capricciosi e semi sconosciuti privi di ogni attitudine alle relazioni interpersonali che limonano di punto in bianco. Insomma, un buon esempio del motivo per cui quando mi si chiede quale sia il mio genere preferito io parli sempre di ""Fantastico" e quasi mai di "Fantasy". Si potrebbe anche dire che si tratta di letteratura per ragazzi e cercare di lavarsene le mani così, ma a questo punto perché non dar da bere la Vinavil ai neonati, tanto è bianca come il latte e loro sono così piccoli ...

I deliziosi delitti di Little Town
è una raccolta di racconti brevi (e quando dico brevi intendo che alcuni arrivano a poco più di mezza pagina) il cui protagonista è la comunità di una piccola città immaginaria persa in qualche cantuccio rurale degli Stati Uniti. Ogni racconto permette di sbirciare un evento della vita (o della morte) di qualcuno degli abitanti, in un andare e venire lungo la linea del tempo del paese. Alcuni dei personaggi sono protagonisti di più di un racconto e molti diventano comparse il cui nome ricorre spesso anche quando l'argomento non li riguarda da vicino. Come in ogni raccolta la sensazione di alti e bassi nella scrittura viene enfatizzata anche dal singolo argomento trattato ed è quindi facile individuare i propri racconti preferiti o sviluppare simpatia per qualche personaggio in particolare. (Anagrammistery & Mortimer per quel che mi riguarda).

E' giunta l'ora di pranzo e questo fa vacillare i miei buoni propositi rispetto ad un'aggiornamento globale. Per ora mi fermo a scrittura & lettura, ma tornerò poi per qualche altro fattarello ... sugoso!

Stay Tuned.

martedì 16 ottobre 2012

La fine è giunta!



Si è trattato di una dura lotta, un vero e proprio scontro tra titani fatto di impedimenti, divagazioni e personaggi pronti a tutto per poter ampliare la propria parte per poter così conquistare un posto d'onore nella trama; ciononostante il quarto capitolo è finalmente concluso! A breve verrà dato in pasto ai revisori ... non vedo l'ora di scoprire le loro reazioni!

Visto il parto lungo e difficile (ci sto lavorando dall'inizio di aprile) e la gran quantità di materiale (circa 263 pagine sulle 430 totali), ho deciso di prendere un brevissimo periodo di pausa per avere il tempo di riordinare le idee e preparare una schematizzazione precisa di quello che mi aspetta con il Capitolo Quinto. Quest'accortezza mi ha aiutato a riprendere un buon ritmo di scrittura in quest'ultimo periodo e credo sia una buona idea quella di proseguire ad utilizzarla anche per il lavoro futuro.

Siccome però le dita ferme arrugginiscono ed anche la scrittura come la maggior parte delle attività è anche un fatto d'esercizio, ho in mente di impiegare questo periodo di pausa per portare a compimento il Racconto Mercenario vinto da Perennemente Sloggata. Si tratterà di una storiella a cavallo tra il gotico ed il punk e per ora il suo titolo ipotetico e non definitivo è: "La congiura".

Evito di aggiungere altro per non trovarmi nella condizione di aver troppo da dover smentire. Vi terrò aggiornati sugli ulteriori sviluppi.

Stay Tuned

sabato 6 ottobre 2012

Abemus spunto!


Pochi minuti fa Perennemente Sloggata mi ha comunicato lo spunto sul quale dovrà poggiare il racconto da lei vinto un mercoledì!

Si tratta di una frase tratta dal Manga "Il grande sogno di Maya", una battuta che vivrà un drastico cambio di contesto e verrà riportata (spero) parola per parola da uno dei personaggi del racconto in questione.
Nel leggerla ho già avuto una mezza idea che, se realizzata, potrebbe diventare la chiave di volta di un racconto su sfondo gotico con qualche macchia di punk. Per ora non aggiungo altro, prima di espormi con ipotesi più dettagliate necessito di un'uscita a quattro con carta, penna e riflessione.
Stay Tuned.

A proposito del Paccozzo dei 10.000 commenti.


Sapete che l'ho vinto? Si? Bene. No? Come no, l'ho detto all'inizio di questa frase!

Ebbene, mi è stato consegnato di persona da una delegazione di Giramenti giunta a Trieste in pompa magna lo scorso fine settimana. Questo evento è stato anticipato nel post "Appunti di viaggio ..." ed è ancora in attesa di un apposito post esplicativo. Forse a questa mancanza provvederò nei prossimi giorni, dipende dall'ispirazione del momento. Per ora volevo confermare il suo arrivo e darvi un piccolo assaggio di quello che mi (e vi aspetta).

Come in precedenza mi sono riproposto di scrivere un commento per ogni libro qui contenuto (l'ho aperto e ci ho trovato alcuni titoli veramente agghiaccianti) chissà, forse anche loro potranno trovare ospitalità tra le pagine di Bookblister.
Stay Tuned

venerdì 5 ottobre 2012

Ed in un colpo di bacchetta la cartolina divenne libro.


Qualche tempo fa, bighellonando su ToWriteDown, sono incappato in un'interessante iniziativa promossa dalla padrona di casa (di qui in avanti indicata con il nome in codice: Grazia): si proponeva di ricambiare qualsiasi cartolina le venisse inviata (o consegnata) con un libro di sua scelta, mirato alla personalità del ricevente per quanto lei la conosceva. L'idea mi sembrava molto carina e quindi, dopo qualche incerto tecnico, abbiamo provveduto ad uno scambio di indirizzi e per me è iniziata la caccia alla cartolina adatta.
Dopo aver valutato qualche veduta di Udine, Lignano, Pordenone, Grado, Aquileia, Muggia e Trieste è giunto il momento di una gita in quel di Postumia e tutto mi è apparso chiaro. Le grotte mi hanno incantato (lascio ogni altro dettaglio ad un diverso post per evitare un'infinita digressione) e la caccia si è risolta con la scelta di uno scatto capace di trasmettere la loro magnificenza. La cartolina è partita il giorno seguente e malgrado la mia abituale maledizione postale è giunta a destinazione senza perdersi in qualche strana dimensione Warp.
Passate le ferie (eh già, perché il mio tempismo ha fatto si che Grazia partisse il giorno prima dell'arrivo della cartolina) anche il pacco con il libro ha preso il volo ed un paio di giorni fa è arrivato a destinazione. Secondo la tradizione il suo arrivo è stato immortalato da uno scatto fotografico che vi propongo qui di seguito e nel quale vi prego di notare mia sovrumana perizia con l'utilizzo dei mezzi grafici offerti dal Paint.

Dopo aver adeguatamente fotografato il pacco ho proseguito con il rito e scoperto il suo contenuto. Un libro che non conoscevo di un autore di cui non avevo mai sentito parlare, insomma una potenziale accoppiata vincente per poter conoscere sia una nuova opera che un nuovo autore. Siete curiosi di sapere di che libro si tratti? Spero di si, perché ho fotografato pure quello.

Qualcuno di voi l'ha mai letto? Ecco, se così fosse badate di non fare commenti che possano svelarne la trama o svolazzo fino da voi come il pipistrellozzo di cui sopra e vi mozzico. All'interno del libro ho anche trovato una dedicuzza manoscritta di cui (forse) vi dirò di più nel momento in cui avrò terminato la lettura e scriverò il mio commento sul libro.
Per ora mando un ringraziamento di cuore a Grazia e vi saluto.
Stay Tuned.

Il mio nemico ...


Questa notte sono stato vittima di una vile aggressione ad opera di un nemico crudele e spietato. Il vigliacco ha atteso che mi addormentassi ed ha approfittato del buio e del silenzio della notte per agire indisturbato ai miei danni. Solo a mattina, quando il sonno si è dileguato allo sgradevole canto della sveglia, mi sono reso conto di quanto il sordido assalitore si fosse accanito contro di me.
Il braccio sinistro giaceva dolente e quasi inerte, tanto che per potermi girare su un fianco sono stato costretto ad afferrarlo con la mano destra e guidarlo come se fosse stato quello di una marionetta. Le spalle, il petto, il collo, i fianchi, le braccia ... tutto doleva e pulsava al ritmo della risata gracchiante e malevola del mio nemico.
Sicuro della propria impunità egli ha commesso l'errore di voler assistere a quella che credeva sarebbe stata la mia totale disfatta e così facendo si è esposto per il tempo necessario ad essere immortalato. Ecco dunque la foto che sono riuscito a scattargli prima di vederlo dileguarsi tra le luci dell'alba, notate il suo sguardOH di stupore, il velo di terrore che gli è sceso sugli HOcchi mentre realizzava d'essere stato scoperto!

Immagino non abbiate avuto alcuna difficoltà a riconoscerlo, si tratta di un criminale seriale ben noto nel suo ambiente e molto chiacchierato anche al di fuori di esso: L'acido lattico!
Eh già, perché dopo la prima visita in palestra le gambe già allenate da passeggiate e corse ne sono uscite indenni e vincitrici ma tutto il resto di me è stato avvolto, sommerso, annegato nell'acido lattico. Il risveglio è stato traumatico e per buona parte della giornata ho vagato con la mobilità di un novantenne ed accompagnato dal continuo lamentar di qualche nuovo dolore.
Come se non bastasse, dopo il pomeriggio di lavoro in Biblioteca, quando sono passato in palestra con l'idea di fare qualche chilometro di corsa e poi scappare a casa a riposarmi, sono stato raggiunto dall'allenatrice che mi aveva seguito il giorno prima, fiera e felice di comunicarmi che mi aveva preparato la scheda di lavoro.
Ho provato a dirle che la mia idea era solo quella di fare una corsetta e di tornare a casa perché le braccia non erano in condizione di sopravvivere ad una ripetizione del lavoro del giorno prima, ma sul suo viso è scesa un'espressione corruciata e delusa a cui non ho proprio saputo dire di no.
"Beh, magari diminunendo un po' il carico ..."
Lei è stata entusiasta ed è tornata sorridente, abbiamo passato un'ora insieme tra una macchina e l'altra ed ora mi basta battere le palpebre per sentire dei sinistri cigolii di articolazioni sbriciolate e muscoli morenti. E la cosa bella è che, secondo il mio programma, domani mattina si replica. Sono proprio curioso se sarà possibile o se non sarò nemmeno in grado di alzarmi dal letto.
Stay Tuned.

venerdì 28 settembre 2012

Appunti di viaggio ...


Vi rubo qualche minuto per alcune comunicazioni di servizio.

Innanzitutto vi avviso/ricordo/comunico/faccio presente che domani mattina partirò per quel di Trieste e che non sarò di ritorno prima di lunedì a notte inoltrata. Come sempre accade quando sono in trasferta non avrò alcuna garanzia di connettività quindi risposte a commenti, messaggi, email et similia potrebbero essere rimandate al mio ritorno dalla terra straniera.

Il programma di sabato, altrimenti noto come "domani", prevede una seduta di terapia di gruppo in compagnia di Giramenti (e consorte), Tigli&GelsominO (e consorte), PerennementeSloggata e la Tata Teller. Come moderatore d'eccezione per il lieto evento avremo l'onore di ospitare Alessandro, figura ormai divenuta celebre in queste pagine per la sua immane cultura classica e le sue aliene citazioni Nietzschesche! La cosa, se ambientata in luogo differente, finirebbe probabilmente a taralli e vino. Essendo noi a Trieste ci siamo organizzati altrimenti e nel nostro gozzovigliare non sentiremo la mancanza né degli uni né dell'altro.

Che faremo domenica? Perché, voi veramente pensate che ci arriveremo a domenica? Ah!

Cambiando completamente argomento ci tengo ad esprimere in più di 140 caratteri un pensiero che chiunque mi segua su Twitter mi ha già visto esprimere in più di un'occasione: il gran numero di pervertiti che il titolo di un post può far giungere ad un blog. Ma andiamo per ordine. Ho varato la versione Worpress del blog a febbraio di quest'anno e fino ad ora 271 persone sono arrivate al blog attraverso i risultati di una ricerca (per lo più su Google). Le parole (o le frasi) cercate sono le più disparate, si tratta di almeno 140 diverse combinazioni e la maggior parte di queste è stata utilizzata una volta solamente. Vi sono però alcune chiavi più comuni, la più frequente delle quali, con mia somma gioia, riguarda il Commissario Sanantonio. Qualche tempo fa (per la precisione il 2 settembre), come i lettori assidui ricorderanno, ho scritto un post dal titolo: "Un sordido caso di Zoofilia: molestie sessuali ad una Civetta!" una scelta ironica visto che il contenuto del post non riguarda per nulla quanto espresso nel titolo. Ebbene, da quel momento e con preoccupante regolarità gli accessi dovuti a Google hanno portato con loro chiavi di ricerca come: "Zoofilia", "Racconti Zoofilia" e simili per un totale complessivo di 42 su 271.
In meno di un mese gli accessi legati a Google sono aumentati quasi del 18%, tutto grazie a persone che cercano siti, racconti o comunque materiale sulla zoofilia. Ora, a voler essere mostruosamente ottimisti si può pensare che l'attuale spirito animalistico porti alla ricerca di luoghi dove poter esprimere il proprio amore per la moltitudine di creaturine di questo mondo, ma basta una spolveratina di realismo per rendersi conto che più di due persone al giorno sono arrivate su questo blog sperando di leggere di ometti intenti allo stupro di pecore o coraggiose fanciulle, stanche della pochezza umana, che si prodigavano in carinerie nei confronti di asinelli innocenti.

Non mi ritengo particolarmente bigotto ma ... bleah!

Detto questo vi saluto e ci si rivede martedì! Fate i bravi, mi raccomando, o quanto meno se proprio dovete fare i cattivi ricordatevi che ogni vostra ricerca on line viene catalogata con estrema precisione e là fuori, da qualche parte, una Civetta ha gli occhi puntati su di voi e sugli scheletri che spuntano dai vostri armadi!

Stay Tuned

martedì 25 settembre 2012

AlieNO? AlieSI? AlieNI!


Senza spendere troppe parole in introduzioni arzigogolate e come anticipato nel post precedente vado a rispondere al medesimo questionarione già affrontato da Giramenti. Vi invito fin d'ora a partecipare a questo scambio culturale interplanetario cimentandovi nella medesima impresa, nei vostri blog o anche di seguito nei commenti. Per i più pigri riterremo valida anche una partecipazione con risposta parziale solo delle domande da cui saranno stati stimolati maggiormente.
Rullo di tamburi ed andiamo a cominciare:

Chiediti se…

1.  Hai avuto inspiegabili missing o lost time (tempo mancante, o vuoto temporale) di un’ora o più.
Supererò il mio naturale fastidio per la domanda posta con inutili tecnicismi in lingua anglofona (resi ancor più inutili dalla presenza di una traduzione) e mi concentrerò sul quesito vero e proprio. Oh si, mi è successo spesso durante gli ultimi anni di liceo: in quel periodo avevo un meraviglioso orologio da taschino e spesso mi dimenticavo di dargli la carica ... 
2.  Ti sei trovato paralizzato a letto con un essere nella tua stanza.
Si. Avevo circa quindici anni, la febbre altissima per la rosolia (o una di quelle simpatiche malattie li) e mia madre si era addormentata su un angolo del mio letto dopo avermi vegliato tutta la notte. 
3.  Hai cicatrici o segni insoliti, senza alcuna possibile spiegazione su come te li sei procurati (strane cavità simili a cucchiaiate, cicatrici diritte, segni triangolari, cicatrici sul palato, nel naso, dietro o nelle orecchie, lateralmente al ginocchio).
A volte capita che mi chieda: "Ma come diavolo ho fatto ad essere così cretino da ... *segue descrizione di incidente roccambolesco cui devo una delle mie numerosissime cicatrici*. Poi però mi rincuoro pensando che già ho avuto fortuna a sopravvivere, quindi la cicatrice è il minore dei miei problemi. 
4.  Hai mai visto sfere di luce o flash di luce in casa tua o in altri luoghi.
Avoja! Si chiamano: "Stupide luci delle stupide discoteche".
5.  Hai ricordi di volare nell’aria che non potrebbero essere sogni, o sogni ricorrenti che riguardano l’azione di volare.
Mi è capitato, pochi mesi fa, di rispolverare questi ricordi parlando con mia sorella. Da bambini ci arrampicavamo sugli alberi e poi ci lanciavamo. Sbattere le braccia ci dava l'impressione di volare più a lungo. [Per gli esiti vedi domanda n° 3]
6.  Hai un “ricordo particolare” che non se ne andrà (ad es. un volto alieno, un esame, un ago, un tavolo, un neonato molto esile e strano, etc.).
Una fanciulla straniera, austriaca per la precisione, che in un locale strapieno d'umanità di ogni genere e tipo ha deciso di flirtare con me. Ho sempre considerato l'evento (e soprattutto quel che ne è seguito) come un vero e proprio miracolo, ma mi sta bene anche l'idea dell'intervento alieno ... sempre di fantascienza si parla.
7.  Hai visto raggi di luce fuori di casa o che entrano nella tua stanza attraverso una finestra.
Ne esistono di due tipi. 1. Versione bucolica: fasci di luce crepuscolare, comuni nel periodo di alba e tramonto. 2. Versione moderna: Ricordate le stupide discoteche del punto 4?
8.  Hai sognato spesso avvistamenti UFO, raggi di luce o esseri alieni.
Per tutta la durata dell'adolescenza. Poi, con l'età, ho cominciato a chiamarle donne.
9.  Hai mai avuto un avvistamento scioccante o avvistamenti multipli nella tua vita.
Una mattina, poco dopo l'alba, tornavo verso casa in compagnia di un'amico dopo una notte bianca passata tra locali e pulzelle. Il cielo era limpido sopra di noi, le prime luci dell'alba lo rischiaravano e d'improvviso, senza alcuna nuvola in cielo, una pioggia torrenziale si è abbattuta su di noi. La strada era deserta, ho rallentato e mi sono fermato. La pioggia era finita ma non si trattava di acqua, eravamo finiti sotto una vera e propria pioggia di merda. Siamo usciti, ci siamo guardati intorno ma di stormi d'uccelli non c'era la minima traccia. Ora, non starete mica pensando che mi abbia cagato addosso un alieno, vero?
10.  Hai una consapevolezza cosmica, interesse per l’ecologia, l’ambiente, la dieta vegetariana, o sei molto impegnato dal punto di vista sociale.
Mi rendo consapevole del mio impegno dal punto di vista sociale ogni qual volta trattengo il mio naturale istinto di porre fine all'esistenza di uno dei tanti idioti che, con frequenza spaventosamente alta, mi capita d'incontrare. Gradirei che anche dall'altro lato ci fosse un simile impegno: se non siete in grado di crescere un figlio, evitate di concepirlo. E che cazz ...
11.  Hai la forte sensazione di avere una missione o un compito importante da svolgere, a volte, senza sapere a cosa sia dovuto questo impulso.
Ho una naturale tendenza al cercare di raggiungere l'immortalità. Mi piace pensare che sia un implicito suggerimento dell'universo che si rende conto di non poter sopportare la mia perdita.
12.  Hai una sensazione segreta di essere “speciale” o “scelto” in qualche modo.
Che te lo dico a fare? Vedi la precedente!
13.  Hai vissuto eventi inspiegabili nella tua vita, e ti sei sentito stranamente ansioso, di conseguenza.
Ancora attendo spiegazioni alla pioggia di guano del punto n° 9.
14.  Hai avuto molte, insolite esperienze psichiche – come sapere che sta per succedere qualcosa prima che accada.
Certo. Ritengo derivi da una squisita alchimia tra la mia intelligenza superiore e l'immenso amore che provo nel dire: "Te l'avevo detto io!"
15.  Per le donne: hai mai avuto gravidanze isteriche, o feti fantasma (essere in stato interessante, e non esserlo più).
Non sono una donna ma mi è capitato un evento altrettanto mistico. Ho ingravidato una donna solo con il pensiero (e conseguenti sogni erotici). Lei si chiama Jessica Alba ...
16.  Ti sei mai svegliato in un posto diverso da quello dove ti sei addormentato, o non ricordi di essere mai andato a dormire (svegliandoti con la testa ai piedi del letto o in macchina).
Si, c'è stato un felice periodo della mia vita in cui mi capitava con una certa frequenza. Mi addormentavo sul divano e mi risvegliavo a letto, il periodo della vita si chiamava infanzia. Poi sono cresciuto ...
17.  Hai mai sognato occhi simili a quelli degli animali (come quelli di un gufo o un cervo) o ricordi di aver visto un animale che ti guardava. O, anche, se hai paura degli occhi.
Soffro di una vaga forma di Ommetafobia, si. Non ho propriamente paura degli occhi, ma dell'idea che questi possano essere danneggiati. Non posso, ad esempio, nemmeno guardare qualcuno che sta mettendosi o togliendosi le lenti a contatto e l'idea di portarle a mia volta mi provoca ribrezzo (e palpitazioni).
18.  Ti sei mai svegliato nel bel mezzo della notte spaventato.
Cito: "Opporcatroia non ha suonato la sveglia, è tardi, tardissimo! Ah no, sono ancora le cinque ... 'fanculo."
19.  Hai reazioni forti davanti alla copertina di Communion o di raffigurazioni di alieni. Sia di avversione che di attrazione.
Ricordo di aver apprezzato moltissimo l'immagine della figlia dell'Imperatore Ming interpretata da Ornella Muti.
20.  Hai inspiegabili forti paure o fobie (ad es. altezza, serpenti, ragni, grossi insetti, alcuni suoni, luci, la tua incolumità o lo stare da solo).
Una vera e propria folla. Cominciando dall'Ommetofobia del punto n° 17, passando per l'Acrofobia, la Tanatofobia, la paura dell'ignoto in generale, la debolezza di stomaco. Anche questa è roba aliena? Ok, sono in debito per l'austriaca e quei dieci giorni di sesso olimpico, ma già mi han scagazzato addosso, pure tutte 'ste fobie dovevano appiopparmi?
21.  Hai avuto problemi di auto-stima per molta della tua vita.
Timidezza e panico da palcoscenico contano?
22.  Hai visto qualcuno con te restare paralizzato, non potersi muovere o congelato nel tempo, soprattutto qualcuno con cui vivi.Il gatto. Quando il veterinario gli ha fatto l'anestesia per mettergli il catetere. Poooovero cucciolone!
23.  Ricordi di aver avuto un posto speciale, di significato spirituale, quando eri più giovane.
Si, ho ancora diversi luoghi-feticcio. Un po' come Salem per Stephen King ed il Nebraska per Real Tv.
24.  C’è mai stato qualcuno, nella tua vita, che ha affermato di aver visto un’astronave o un alieno vicino a te, o è stato testimone di una tua scomparsa.
Una donna, una decina d'anni fa, sosteneva di vedere e di poter comunicare con il mio angelo custode. Ho iniziato a sospettare ci fosse sotto qualche inghippo quando si è cominciato a parlare di soldi ...
25.  Hai mai trovato strane macchie di sangue sulle lenzuola o sul cuscino, senza riuscire a spiegartele.
Si, ed è stato uno choc. Me ne stavo in quel di Pisa, avevo una camera in albergo, mi sono svegliato la mattina ed ho trovato una macchia di sangue sul letto. Durante la notte mi ero grattato una coscia fino ad arrivare alla carne viva ed avevo sanguinato un zinzino. Stupito della cosa ho fatto un po' di controlli e ... Evviva! La Varicella!
26.  Ti interessano gli avvistamenti UFO o gli alieni, che ti spingono forse a leggere molto a riguardo.
No, preferisco il Fantasy alla Fantascienza.
27.  Hai una forte avversione verso l’argomento UFO o alieni – non vuoi parlarne.
Mettiamo le cose sul piatto della bilancia. Da una parte un'avventura erotica, dall'altra un mare di fobie ed una pioggia i merda. Un po' sul cazzo mi stanno, ma nemmeno troppo.
28.  Hai mai sentito la necessità improvvisa di guidare o camminare in direzione di una località lontana o sconosciuta.
Spesso. In gergo tecnico la definisco: "Meglio che me ne vada o prima di sera ammazzo uno di 'sti idioti e finisco al gabbio."
29.  Hai la sensazione di venire osservato spesso, soprattutto di notte.
Non è una sensazione, è una realtà. In genere coincide con le sere in cui, malauguratamente, mi sono scordato di dare i croccantini al gatto.
30.  Hai mai sognato di passare attraverso una finestra chiusa o una parete solida.
Spesso. In genere si tratta delle pareti delle banche, nello specifico dei caveau.
31.  Hai mai visto una strana nebbia o foschia, che non dovrebbe esserci.
D'inverno qui si arriva al 98% di umidità. Non è più nebbia, diventa un vero e proprio muro, se ci corri dentro ti abrade.
32.  Hai udito strani ronzii o suoni pulsanti di cui non sei riuscito a identificare la fonte.
Si, capita. Per la maggior parte trovo la spiegazione, ma di altri ancora mi sfugge ... prima o poi però, ce la farò!
33.  Hai avuto insolite perdite di sangue dal naso, in qualsiasi momento della tua vita. O ti sei svegliato con il naso che sanguina.
Da piccolo avevo un vero e proprio abbonamento, mi rompevo il naso una volta al mese per lo meno. Poi, qualche anno fa, mi è capitato di essere ospitato nel letto di un'amica, un divano letto, un divano letto con le sponde alte nella parte dei cuscini. Mi sono voltato di colpo e SBAM, ha tremato tutta la casa per la botta. Ma nulla da temere, sono riuscito ad alzarmi ed a tamponare prima di macchiare il divano.
34.  Ti sei mai svegliato con un dolore ai genitali che non puoi spiegare.
Già, e come ogni maschietto ho avuto un mancamento temendo un danno irreparabile alla parte migliore di me. Poi il medico ha detto che si trattava di semplice emospermia e mi sono tranquillizzato.
35.  Hai mai avuto problemi al collo o alla schiena, vertebra T3 spesso fuori, o ti sei svegliato con un insolito indolenzimento in qualche parte del corpo.
Fatto apposita visita cinque giorni fa. Problema posturale dovuto ad un cattivo appoggio del piede destro e conseguente incasinamento generale di bacino e schiena. Si risolve con quattro euro di plantare da mettere nelle scarpe.
36.  Hai mai avuto sinusiti croniche o disturbi nasali.
Per anni ed anni, tutti gli inverni, mi spupazzavo un mese di bronchite. Poi sono andato a studiare a Trieste e mi è passato. Ci ho riflettuto, ho fatto un esamino ed ho scoperto di avere una blandissima allergia ad una pianta comune nella campagna qui intorno.
37.  Ci sono oggetti elettrici attorno a te che vanno fuori controllo o smettono di funzionare, senza alcuna spiegazione (come le luci della strada, che si spengono quando ci passi sotto, interferenze nella TV e nella radio quando ti avvicini, etc.)
Ho sempre avuto parecchia sfortuna con le batterie. Per esempio, con lo stesso modello di cellulare, stessa batteria e comperate nello stesso periodo, ad altri durava quattro giorni ed a me uno e mezzo. Anche questa è colpa degli alieni? No, perché mi stanno sempre più sulle balle ... ma non troppo.
38. Hai mai visto una figura incappucciata vicino a casa tua o in casa tua, e soprattutto vicino al tuo letto.
Se capitano vicino al letto rientrano nella sfera di "giochi di privata specie" quindi sono fatti miei. Fuori dalla casa mi è successo di vedere persone strane e sconosciute, anche con giacche molto coprenti. Per lo più si trattava di nuovi giardinieri.
39.  Hai mai sentito frequenti o sporadici suoni all’orecchio, soprattutto in uno?
Si, mi capita di sentire dei fischi e più di frequente succede a quello destro. Niente di cui preoccuparsi, derivano da un semplice cambio di pressione interna del timpano. Sono comuni e soprattutto innocui.
40.  Hai una paura insolita dei dottori o hai la tendenza a evitare trattamenti medici.
Ricordo con agghiacciante terrore una visita oculistica. Quell'imbecille patentata di donna inutile che stava dall'altra parte del camice faticava a comprendere il significato del termine FOBIA. Ed insisteva ad irritarsi perché quando tentava di posarmi sull'occhio una roba simile ad un ago puntuto io spostavo la testa.
41.  Soffri d’insonnia o disturbi del sonno che ti sconvolgono.
Se IO soffrissi d'insonnia il mondo rimarrebbe sconvolto dalle efferatezze di un nuovo, crudele e spietato Serial Killer. E se anche di questo fossero causa gli alieni nemmeno la divina intercessione con la bellezza d'oltralpe li salverebbe dallo sterminio sistematico.
42.  Sogni di medici o procedure mediche.
No, ma mi è capitato di sognare una specializzanda in neurologia e di accaparrarmi il numero di un'infermiera con conseguente uscita. Vale?
43.  Soffri di frequenti o sporadici mal di testa, soprattutto nella zona del setto nasale, dietro un occhio o in un orecchio.
Ogni tanto mi si appanna un po' la vista perimetrale dell'occhio destro. Questione di pressione pare. Ma non indagherò oltre visto che è stato a causa di esami specialistici riguardo a questo che ho trovato sulla mia strada la donna inutile del punto n° 40.
44.  Hai mai la sensazione di impazzire persino a pensare a questo genere di cose.
Indipendentemente dall'argomento, quando c'è qualche dettaglio che continua a stonare, mi ci consumo le meningi fino ad impazzire.
45.  Hai mai avuto esperienze paranormali o psichiche, inclusa l’intuizione.
Orca paletta, si! Proprio mentre rispondevo a questo questionario. Ero li che rispondevo alla n° 14 e ZACK già avevo risposto anche alla n° 45. Mitico vero?
46.  Sei predisposto verso comportamenti compulsivi o di dipendenza.Ne ho una lista lunga un chilometro. Per citarne uno su tutti non sopporto i numeri "casuali" per il volume dell'autoradio. O è 1o o è 15 o è 20, il 14 ed l'11 non sono ammessi. Anche se, magna cum generositate, accetto anche la dozzina come unità di misura.
47.  Hai mai canalizzato messaggi telepatici da parte di extraterrestri.
Di grazia, qual'è la procedura esatta per "canalizzare un messaggio telepatico"?
48.  Hai udito una voce esterna nella tua testa, che ti parla, magari dandoti delle istruzioni o guidandoti.
Durante la visita del venti il fisioterapista continuava a ripetermi: "Lascia" e "Bene" a seconda del fatto che opponessi o meno resistenza al suo operato.
49.  Hai mai avuto paura dell’armadio, ora o quando eri piccolo.
Chiunque sano di mente avrebbe timore del mio armadio. Le cose sono ammucchiate in modo tanto approssimativo da diventare una costante minaccia di slavina con potenziali effetti mortali.
50.  Hai mai avuto problemi sessuali o relazionali (come la strana sensazione di non doverti impegnare in una relazione perché questo interferirebbe con “qualcosa”). 
Non mi sono mai impegnato in relazioni che potessero interferire con quello che ritengo essere il mio inalienabile diritto di flirtare ogni qual volta la cosa mi diverta.
51.  Devi dormire contro la parete o con il letto contro la parete.
D'estate mi capita di apprezzare il letto contro la parete e, in generale, di dormire appiccicato al muro come una mosca. Abitudine ereditata dal mio lettino di casa, poggiato contro uno dei muri maestri. Per quanto caldo potesse fare, lui era sempre così meravigliosamente fresco ...
52.  Hai paura di dover essere vigile, altrimenti verrai preso da “qualcuno”.
Quando avevo l'agenzia di Cambia Valute mi capitava di portare in banca anche 50/60 milioni per volta perché venissero cambiati da monete straniere in lire. Ecco, un minimo di timore ...
53.  Hai difficoltà a fidarti delle persone, soprattutto se si tratta di figure autoritarie.
Se ne riconosco l'autorità, no. Se rientrano nella pittoresca definizione di "merde montate in scagno" direi proprio di si.
54.  Sogni di distruzioni o catastrofi.
Ho della razza umana un'opinione abbastanza poco lusinghiera da soffermarmi, di quando in quando, a meditare ad una sua uscita di scena dal poderoso effetto scenico.
55.  Hai la sensazione di non dover avere il permesso di parlare di certe cose, o che non dovresti parlarne.
Spesso mi capita il contrario. Penso che la libertà d'opinione dovrebbe essere ristretta a chi ha un cerebro abbastanza sviluppato da averne una. Favorevole alla mia o contraria poco importa, ma che non siano parole copincollate da altri, prive di senso e significato e, soprattutto, di argomentazioni a supporto.
56.  Hai vissuto molte delle esperienze qui elencate, e ti ricordi dei tuoi figli o genitori che parlavano di esperienze simili, all’occasione.
Di alcune senza dubbio. Ricordo, per esempio, di aver sentito parlare i miei genitori della loro esperienza con rosolia e varicella.
57.  Hai tentato di risolvere questo tipo di problemi con scarso successo o non riuscendovi affatto.Li ho risolti tutti (o quasi) con successo e senza grosse difficoltà. Aspetto ora una sfida più intrigante.
58.  Presenti molti di questi sintomi, ma non riesci a ricordare niente riguardo un’abduction o un incontro alieno.
Aspetta, fermate il mondo! E se ... non fosse stata Austriaca?
Ora, signori e signore, tocca a voi. Fatevi sotto!
Stay Tuned.